Molto spesso quando arriva in studio un nuovo paziente mi vengono chieste diverse informazioni su come e perché si sviluppa una carie dentale. Ecco quindi tutto quello che c’è da sapere partendo dalla base
Con il termine carie si indica una patologia batterica che colpisce i denti. Il processo di sviluppo della carie è dovuto alla presenza dei batteri cariogeni, che si aggregano tra di loro a formare la placca e rilasciando sostanze acide che gradualmente demineralizzano il dente fino a bucarlo e distruggerlo
I fattori principali che danno luogo alla carie sono 3:
La carie dentale inizia a fare male quando arriva in prossimità del nervo del dente, il dolore può essere causato bevendo acqua fredda o mangiando cibi dolci.
Il primo sospetto di carie viene quando si individuano delle macchie nere sui denti, sebbene non tutte le macchie siano sinonimo di carie è bene farsi visitare dal proprio dentista per una corretta diagnosi. Infatti la zona visibile in superficie come un puntino nero è spesso la punta dell’iceberg e nasconde al di sotto una base molto più ampia.
Nelle fasi iniziali le carie non causano dolore, poiché ancora lontane dalla polpa dentale, ovvero la zona più profonda del dente all’interno della quale è contenuto il nervo che dà la sensibilità ai nostri denti. Quando la carie è asintomatica è il momento migliore per intervenire, in modo tale da intercettarla prima che possa causare danni più estesi.
Più tempo passa dall’inizio dei sintomi tanto più è probabile che i batteri possano penetrare in profondità ed intaccare la polpa dentale (il nervo). Nei casi peggiori, ovvero quando la lesione è ad uno stadio avanzato, la carie non trattata può causare degli ascessi o delle fistole con formazione di pus. In tutti questi casi sarà necessario devitalizzare il dente.
La progressione della carie è molto variabile, dipende sempre dai fattori di cui abbiamo parlato al punto 2, ma indicativamente tra i 6 mesi ed 1 anno.
Per poter capire la reale estensione della carie è necessaria una visita da parte del dentista, che tramite una RADIOGRAFIE ENDORALE andrà a verificare la profondità della lesione.
Per rimuovere la carie è necessario anestetizzare il dente interessato, isolare la zona con la diga di gomma e ripulire meccanicamente la parte cariata. Infine si esegue l’otturazione estetica, andando a ripristinare la corretta forma dentale con delle resine composite bianche.
Si, tramite una corretta igiene orale e con dei controlli periodici (l’ideale è ogni 6 mesi) dal proprio dentista è possibile ridurre drasticamente la possibilità di sviluppo di carie ed intercettare precocemente le lesioni in fase iniziale.